Saluti del Segretario Generale (Ulisse) e del Comitato Centrale

( nuovo)Partito comunista italiano

Comitato Centrale

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5 maggio 2019


Cari compagni,

ringrazio la compagna Gaia Dondoli che ha chiesto al (n)PCI di portare il saluto a questa iniziativa.

Il film “Il giovane Karl Marx” ha il pregio di mostrare l’evoluzione del pensiero di Marx (la Riforma Intellettuale, diremmo noi oggi) che è passato dall’idealismo di Hegel di cui era seguace in giovane età all’utopismo di Proudhon che esercitava una vasta influenza tra i socialisti nella prima metà del 1800, fino a giungere nel 1848 a pubblicare, con Federico Engels e su mandato della Lega dei comunisti, il Manifesto del partito comunista. In esso Marx ed Engels hanno scritto che i comunisti si distinguono da tutti i rivoluzionari perché hanno una comprensione più profonda delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta delle classi oppresse contro la borghesia e su questa base la fanno avanzare. Con il Manifesto del partito comunista hanno posto le basi della concezione comunista del mondo, della nuova scienza che Marx con Engels ha fondato ed elaborato, la scienza che ha reso finalmente gli uomini capaci di fare in modo consapevole e cosciente la loro storia, finalmente capaci di creare il proprio futuro a condizione che seguano le leggi proprie della società che devono trasformare, come avviene in ogni altro campo in cui gli uomini agiscono guidati da una scienza.

I filosofi hanno interpretato il mondo in vari modi, ma la cosa fondamentale è trasformarlo!”: questa è stata la parola d’ordine con cui Marx ha sintetizzato il suo percorso teorico e la sua rottura con l’idealismo e il socialismo utopistico che lo hanno preceduto. L’opera di Marx nel campo della teoria e per la nascita e lo sviluppo anche pratici del movimento comunista cosciente e organizzato, segna una svolta nella storia dell’umanità. Quando egli morì il 14 marzo 1883 a Londra, in tutti i paesi già capitalisti la parte più avanzata degli operai era organizzata in partiti e sindacati ispirati alla concezione del mondo da lui elaborata. A poco più di trent’anni dalla sua morte trionfò la prima rivoluzione socialista del mondo: in Russia, nel 1917, sotto la guida di Lenin e del partito comunista bolscevico. Essa suscitò la prima ondata della rivoluzione proletaria (1917-1976) che portò all’instaurazione del socialismo in un terzo del pianeta, all’abbattimento del sistema coloniale, alla sconfitta del nazi-fascismo, alla conquista di diritti e migliori condizioni di vita per le masse popolari nei paesi imperialisti. Questa è una parte che sistematicamente viene nascosta o denigrata dalla borghesia e dai suoi dotti intellettuali e professori universitari: lo fanno per alimentare la sfiducia che la sconfitta che abbiamo subito, con il crollo dei paesi socialista, ha diffuso tra le masse.

Marx fu dunque un brillante teorico ma anche un infaticabile organizzatore. Egli dedicò la sua intera esistenza alla causa dell’emancipazione del proletariato. La diffusione della concezione comunista del mondo nella seconda metà dell’1800 e l’affermazione che essa ebbe sulle concezioni anarchiche e sulle altre forme di socialismo utopistico e piccolo-borghese che rifiutavano il partito e la dittatura del proletariato, sono dovute all’infaticabile lotta ideologica condotta da Marx ed Engels e anche dall’altrettanto infaticabile lavoro di costruzione organizzativa che essi fecero. Fu infatti grazie alla I Internazionale, l’Associazione Internazionale dei Lavoratori (1864-1876), che il marxismo si diffuse tra i lavoratori avanzati e i comunisti di tutto il mondo.

Il film “Il giovane Karl Marx” non mostra questo incessante lavoro organizzativo di Marx e, soprattutto, non mostra in modo organico l’insieme della concezione da lui elaborata, in particolare dopo il 1848, fino a giungere alla sua opera più matura e colossale che fu Il Capitale. In esso Marx ha mostrato, per la prima volta nella storia dell’uomo, l’origine del capitalismo, le sue componenti fondamentali, il suo carattere transitorio. Ha “svelato”, per così dire, agli oppressi la natura del sistema che li opprime e ha mostrato perché esso può e deve essere abbattuto e superato. Ha dato, dunque, fondamento scientifico e chiarezza di analisi alla lotta per la liberazione del proletariato e per la creazione di una società in cui “il libero sviluppo di ognuno è la condizione per il libero sviluppo di tutti”, il comunismo.

Questo è il motivo per cui ancora oggi la borghesia imperialista si dà un gran da fare, con il sostegno della sinistra borghese, per far credere che il marxismo è superato. Questi attacchi non sono un caso. “Senza teoria rivoluzionaria non è possibile alcun movimento rivoluzionario”, affermò Lenin. Il partito è la scuola in cui il marxismo si apprende e si impara ad usarlo come metodo di conoscenza del mondo e guida per l’azione, per la rivoluzione socialista in corso nel nostro paese e per fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

Questo compagni è il nostro compito. Questo è il compito di ognuno di voi che vuole avere una vita degna di essere vissuta. Con l’augurio di assumerlo e svolgerlo, vi saluto a nome di tutto il (nuovo) Partito comunista italiano.

Il compagno Ulisse, segretario generale del CC del (n)PCI.